M.P.L.
Movimento Popolare per Lirinia
Piazzale S. Domenico - 03039 Sora (Fr)
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DISEGNO DI LEGGE | CONVEGNO 20-10-2000 | CONCLUSIONI CONVEGNO | INTERVISTA |
RASSEGNA STAMPA | LAZIO MERIDIONALE | LIRINIA | SANITA' |
Il 21 aprile
1991, dopo una lunga ed impegnativa battaglia condotta dal Sen. Bruno
Magliocchetti dal 1975, si svolse il referendum per Lirinia con il seguente
quesito:
"Ritiene l'elettore che debba essere istituito il comune di Lirinia
comprendente i comuni di Sora, Isola del Liri, Arpino, Castelliri e Broccostella
che vengono contestualmente soppressi?".
Il verbale dell'ufficio centrale per il referendum trasmesso il giorno 24 aprile
1991 dal Tribunale di Frosinone evidenziò i risultati di seguito riportati:
voti validi n.
29.537 su 30.750 votanti;
SI voti n. 19.526
NO voti n. 10.011
Il decreto del
Presidente della Giunta regionale, Rodolfo Gigli, del 12 giugno 1991, n. 1062
stabilì: "Il quesito è dichiarato accolto avendo ottenuto il parere
favorevole dei voti validamente espressi".
Contro il referendum la partitocrazia utilizzò ogni mezzo per non consentire il
raggiungimento del quorum, ma la decisa volontà delle popolazioni della Media
Valle del Liri determinò la storica vittoria di Lirinia.
Il 18 settembre 1991, con atto notarile (Rep. n. 21334/5516) del compianto
Notaio Avv. Antonio Venditti, fu costituito il Movimento popolare per Lirinia
che all'art. 2 dello Statuto così recita:"Il Movimento popolare per
Lirinia nasce dallo scioglimento e dalla confluenza in questa Associazione del
Comitato per Lirinia, che ha promosso il referendum popolare del 21 aprile 1991
in ordine all'istituzione del nuovo COMUNE DI LIRINIA;
- partecipa attivamente, in forza dell'esito favorevole del referendum popolare del 21 aprile, al processo di fusione dei Comuni di SORA, ISOLA DEL LIRI, ARPINO, CASTELLIRI, BROCCOSTELLA, ai sensi della legge 8/6/90 n. 142 e della legge regionale che istituirà il nuovo COMUNE DI LIRINIA;
sostiene che i Comuni di SORA, ISOLA DEL LIRI, ARPINO, CASTELLIRI, BROCCOSTELLA per la conurbazione che di fatto li unifica, formano un ambito territoriale che ha caratteristiche strutturali, morfologiche, storiche, culturali, sociali ed economiche OMOGENEE, che devono essere sottoposte ad un unico processo di pianificazione e programmazione;
ricerca
le cause dirette ed indirette del progressivo disfacimento della Media Valle
del Liri;
difende la Media Valle del Liri da tutte le degradazioni e gli attacchi
distruttivi della partitocrazia e dalle infiltrazioni camorristiche;
denuncia ogni scelta partitocratica che incide nel precario equilibrio sociale ed economico della Media Valle del Liri, perché nociva allo sviluppo delle sue popolazioni;
difende il cittadino dall'inquinamento mentale e dagli ingannevoli orientamenti di una classe politica che esercita il potere esclusivamente per conservare perversi privilegi personali e di gruppo;
promuove ricerche e studi nel campo delle scienze sociali, economiche, storiche e politiche, contribuendo alla diffusione della cultura della Media Valle del Liri;
interviene per diffondere tra la gente una nuova coscienza unitaria, stimolando il recupero della solidarietà e la difesa di una migliore qualità della vita".
Il tradimento
della volontà popolare operato dalla partitocrazia regionale non consentì di
trasformare in legge il risultato referendario.
Da allora fino al 1999 la battaglia si trasferì in Parlamento, soprattutto al
Senato, dove il Sen. Bruno Magliocchetti, in materia di unione dei comuni,
contribuì a far recepire nella legge 3 agosto 1999, n. 265 una normativa più
graduale in merito ai processi territoriali di unificazione.
Il 20 ottobre 2000, nel Castello di Balsorano, alla presenza dei governatori
delle regioni Lazio e Abruzzo, per rendere operativo il "Progetto Lirinia",
fu costituita l'Associazione Lazio-Lirinia-Abruzzo (ALA), che vuole
rappresentare lo strumento culturale e progettuale del Movimento Popolare per
Lirinia, il quale da oggi assume le connotazioni di un vero e proprio movimento
politico "glocalista" (Pensare globalmente, agire localmente)
Il documento approvato dai partecipanti al Convegno di Balsorano: "LIRINIA,
per lo sviluppo trasversale Lazio-Abruzzo" afferma:
"Nel
dibattito in corso sul
"l'Italia centrale, naturale cerniera tra Nord e Sud, deve urgentemente assumere una decisa iniziativa, per evitare la eccessiva "settentrionalizzazione" dell'attuale corso politico, nel quadro di una rinnovata e moderna visione dell'Unità nazionale;
"l'area vasta tracciata dal fiume Liri, che nasce in Abruzzo e attraversa "trasversalmente" tutto il Lazio meridionale, necessita di provvedimenti urgenti e prioritari per arrestare il grave processo di graduale degrado;
"per determinare lo sviluppo organico della regione lirina è indispensabile realizzare, nei prossimi anni, le infrastrutture viarie progettate, da progettare o in corso di completamento, una moderna ed efficiente rete di servizi sanitari, di strutture universitarie e di sistemi informatici.
Nel momento in
cui il Parlamento approva la legge sul federalismo fiscale, desideriamo
esprimere la nostra totale soddisfazione per aver intuito, con oltre 30 anni di
anticipo, e per aver portato avanti con estrema convinzione idee e progetti che
oggi sono alla base della politica italiana, registrando spesso la più completa
incomprensione in una provincia, che per mancanza di cultura del territorio e di
un'organica e strategica progettualità, occupa gli ultimi posti nella
graduatoria nazionale.